Oggi è la Giornata Mondiale della Terra 2021 ed è un’importante occasione per riflettere sui nostri doveri verso il pianeta che abitiamo e che lasceremo ai nostri figli.
Per insegnare ai nostri figli il
rispetto e la salvaguardia del pianeta occorre ovviamente un’incisiva azione
educativa che parte dalla famiglia ed interessa tutte le agenzie educative e la
società intera. Ma siccome, come asseriva Seneca ormai 2000 anni fa, si insegna
di più attraverso gli esempi concreti che attraverso i discorsi, il cambiamento
di passo deve partire non tanto da manifestazioni temporanee che in un giorno
solo hanno il merito di sensibilizzarci ed il demerito di colpevolizzarci per
cose sulle quali spesso non abbiamo alcun controllo, ma da fatti ed azioni
costanti che ci consentano passo dopo passo di raggiungere obiettivi significativi.
Mi permetto di fare un esempio pratico dal mio osservatorio professionale: la scuola ed il mondo della formazione in generale.
Oggi molte scuole distribuiscono la
didattica su 6 giorni lavorativi, mentre la realtà europea ha solitamente
impostato la propria azione didattica su 5 giorni. Il numero totale di ore in
molti casi è lo stesso, in altri casi l’Europa, a seconda dell’area
considerata, eroga un numero maggiore o minore di ore di didattica in presenza.
In numerosissimi istituti l’orario continua dopo l’ora di pranzo.
In termini didattici non è
dimostrata la migliore efficacia di lezioni distribuite su 6 giorni, anche perché
i Dirigenti devono fare i conti con i giorni liberi dei docenti, per cui l’orario
in molte situazioni non obbedisce a criteri didattici in senso stretto. Laddove
invece tutto il personale è presente per gli stessi 5 giorni a scuola, dal lunedì
al venerdì come accade in azienda, le possibilità di creare quadri orari sulla
base della programmazione didattica aumentano sensibilmente.
In termini di ecologia, il risparmio
di una giornata intera di riscaldamento e di energia elettrica, spesso prodotta
con fonti non rinnovabili, incide sensibilmente sull’ambiente perché alla fine
dell’anno scolastico su 33 settimane di scuola si risparmiano altrettanti giorni
di emissioni inquinanti. Inoltre sarebbero meno i giorni in cui si muovono le
automobili delle famiglie ed i mezzi pubblici potrebbero ridurre le corse.
Quindi meno inquinamento dei mezzi di locomozione e città più vivibili e
fruibili.
In termini di economia si deve
rilevare che quando le persone hanno più tempo a disposizione poi fanno
lavorare gli altri, per esempio i negozi ed i servizi presenti sul territorio;
inoltre nel fine settimana le famiglie hanno maggiore opportunità di stare
insieme magari spostandosi in località turistiche invernali o estive. Quindi da
una parte c’è un risparmio energetico dei plessi scolastici, che è anche un
risparmio nel bilancio economico delle strutture, nonché un risparmio di
carburante – sempre più costoso - da parte delle famiglie; dall’altra c’è la
maggiore possibilità di lavorare da parte di gestori di attività di vario
genere.
Molti rispondono che il tempo pieno
anche nelle scuole superiori, fosse pure per uno o due giorni a settimana
(perché col nostro monte ore si tratterebbe solo di quello) richiederebbe la
creazione di mense scolastiche e quindi ulteriori spese. In realtà è molto
semplice stipulare convenzioni con attività di ristorazione nell’area in cui la
scuola è collocata, oppure consentire alle famiglie di scegliere in piena
autonomia il ristoratore a cui rivolgersi. In tal modo le famiglie non
sarebbero vincolate a società di catering che spesso, a fronte di una spesa abbastanza
importante per un buono pasto, erogano servizi che non soddisfano le famiglie.
In più in termini pratici una famiglia potrebbe rivolgersi al ristoratore preferito secondo le proprie esigenze di qualità e secondo il proprio bilancio familiare,
quindi sarebbero coinvolte attività per tutte le richieste e tutte le tasche.
Inoltre tramite il passaparola le attività di ristorazione avrebbero enormi
possibilità di farsi conoscere: il mercato premia solitamente la qualità dei servizi.
Quindi scuola, ecologia ed economia
possono creare un circolo virtuoso a tutto vantaggio della qualità della vita,
della prosperità diffusa e, da ultimo ma non per ultimo, della salute del
nostro meraviglioso pianeta.
Nessun commento:
Posta un commento