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domenica 14 febbraio 2021

Una scuola a brandelli

Recentemente le prime pagine dei giornali sono state occupate dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi in merito alla possibilità di prolungamento dell'anno scolastico a giugno, con conseguente slittamento degli esami di fine ciclo della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il provvedimento sarebbe volto al recupero degli apprendimenti che non sono stati conseguiti dagli studenti nel corso della pandemia. Il neoministro dell'Istruzione ha voluto spiegare meglio la posizione del governo, ritrattando parzialmente quanto sarebbe stato affermato dall'on.Mario Draghi, dicendo che la Scuola e la formazione sono tra le priorità del nuovo governo.
Come che si vogliano leggere le affermazioni dei nostri onorevoli rappresentanti, la proposta di Draghi è fondata sul presupposto che la Didattica a Distanza ha comportato una significativa riduzione della qualità e della quantità dei programmi delle varie discipline previste dai curricoli scolastici e, soprattutto, da una pesante riduzione delle competenze acquisite dagli studenti.

mercoledì 10 febbraio 2021

La piramide senza base

 L'entusiasmo di questi giorni per la nomina Di Mario Draghi sembra non tenere conto delle normali necessità che appartengono ad una struttura organizzativa così complessa come quella dello Stato.

Abbiamo capito i mantra della manipolazione mainstream, ma la ripetizione ossessiva delle ragioni che sostengono il ruolo salvifico di Draghi si scontra con semplici considerazioni di buon senso e con la sacralità delle regole della democrazia.

Se si analizza la pubblica amministrazione sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qualitativo ci si deve rendere conto che parliamo di una notevole numerosità di persone e di una complessa struttura organizzativa nella quale capita spesso che vi siano più organismi che svolgono la stessa funzione.

lunedì 8 febbraio 2021

ABORTO, GUAI A CHI È CONTRARIO!

 

Domenica 7 febbraio la Chiesa Italiana ha celebrato la 43° Giornata a Favore della Vita. Questa ricorrenza fu istituita nel 1978, allorché anche in Italia, fu autorizzato l’aborto con l’infame legge 194 dal titolo drammaticamente beffardo: "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". Da allora di aborti nel nostro Paese, cioè l’ uccisione di un essere umano nella prima fase della vita, ne sono stati eseguiti ufficialmente 6.300.000 oltre a quelli clandestini e quelli causati dalle “pillole abortive” (Norlevo, EllaOne…).

La prima responsabile di questo “omicidio” o meglio “figlicidio”, è la madre, colei che dovrebbe essere la responsabile dell’incolumità del figlio; colei che dovrebbe tutelare un essere piccolo, debole, fragile e indifeso, mentre come affermato da Papa Francesco, è colei che “affitta un sicario” (28 ottobre 2018).