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lunedì 30 novembre 2020

La Rappresentanza Militare tra presente e futuro. La sfida tra ammodernamento e deriva sindacale.

  Col. a. (ter.) Mauro ARNO'


Il Decreto Legislativo nr. 66/2010 “Codice dell’Ordinamento Militare” (C.O.M.) all’articolo 1475, riprendendo l’articolo 8 della legge 11 luglio 1978, nr. 382, “Regolamento di Disciplina Militare (R.D.M.)”, afferma che “i militari non possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali”.

La Corte Costituzionale, con la sentenza nr. 120/2018 ha dichiarato tale norma illegittima e l’ha riformulata come “i militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge; non possono aderire ad altre associazioni sindacali”.

Tale sentenza troppo frettolosamente e superficialmente recepita da molti come l’avvento di una “sindacalizzazione militare” (in questo suffragata da altrettanto troppo superficiali e precipitose “esternazioni” effettuate dal Ministro della Difesa “pro-tempore”) ha dato l’avvio alla costituzione di svariate associazioni che si ripropongono di ergersi a “difensori” dei diritti dei militari nei confronti dell’ Amministrazione militare, senza che siano chiari e definiti ruoli e campi di intervento,  iniziando una campagna di proselitismo tra i militari.

Gender e aborto: cosa c’entrano con il Recovery Plan? Il caso di Polonia e Ungheria

 Don Gian Maria Comolli


Il percorso per l’approvazione del bilancio 2021-2027 dell’ Unione Europea, comprendente il Piano di rilancio e di ripresa definito “Recovery Plan”, si è interrotto il 15 novembre nella riunione degli ambasciatori dei ventisette Paesi che avrebbero dovuto approvare tre punti. La clausola che vincola i fondi all’osservanza dello Stato di Diritto, e qui era sufficiente la maggioranza qualificata, quindi è stata ratificata. Il secondo punto riguardava l’approvazione del bilancio comunitario, il terzo l’incremento delle risorse per autorizzare la Commissione Europea a trovare sul mercato i 750 miliardi di euro da distribuire ai vari Paesi. Questi due punti richiedevano l’unanimità.

domenica 22 novembre 2020

Un pensiero utile

Uscire dalla trappola del pensiero debole


Viviamo dei tempi bui in cui la base sociale stenta a capire che cosa abbia in testa la classe dirigente al potere, pervasa da una cultura che culmina in scelte incomprensibili in campo giuridico, sociale ed economico.

La cultura che pervade questa classe dirigente è ancora profondamente permeata dalle incrostazioni ideologiche che vanno dall’illuminismo alle terribili ideologie totalitarie del ventesimo secolo.

Il relativismo culturale ed il cosiddetto pensiero debole costituiscono il software operativo di una classe dirigente corrotta ed incapace.

Le discussioni sulle differenze tra il pensiero forte pensiero ed il pensiero debole hanno il sapore delle discussioni sul sesso degli angeli, tuttavia bisogna soffermarsi sull’incapacità della cultura contemporanea di dare soluzione ai problemi della gente comune e, soprattutto, sull’incapacità della classe dirigente di rispondere efficacemente alle emergenze che si verificano come quella della epidemia in corso.

domenica 15 novembre 2020

Migranti. Accogliere lo straniero unicamente se si può offrigli un futuro dignitoso

Don Gian Maria Comolli

Gli attentati a Vienna, l’uccisione nella cattedrale di Nizza di tre persone che si trovavano nella chiesa per pregare e la decapitazione del professor Samuel Paty a Parigi colpevole di aver mostrato ai suoi alunni alcune vignette satiriche su Maometto pubblicate anni fa dal settimanale satirico Charlie Hebdo, sono gli ultimi atti terroristici compiuti in Europa da islamici fanatici.  Questi gravissimi episodi ormai già dimenticati dai mass media, oltre che angosciarci ci inducono a riflettere nuovamente sul “fenomeno migratorio” che si sta rapidamente espandendo pure in Italia, dove la violenza non è assente e i migranti giungono numerosi, ma su questo si tace. Ecco i numeri: dall’inizio dell’anno al 31 agosto sono sbarcati 19.194 clandestini contro i 5.135 dello stesso periodo del 2019 cioè il quadruplo; solo in questa settimana sono sbarcati  in 1.600 da navi delle Ong, barchini e barconi (Fonte: Analisidifesa). Inoltre, pochi giorni fa a Como un nigeriano ha stuprato una giovane donna che vedendolo con il volto triste davanti a un supermercato era entrata a comprargli un panino.

mercoledì 11 novembre 2020

Torniamo alle origini

 di Lucio D'Auria

Secondo un articolo dell’Economist, ripreso dal Corriere della sera, l’Italia “è diventata irrilevante” a seguito del declino delle grandi aziende e della mancata ripresa successivamente alla crisi del 2008 – 2009.

Per effetto di tale crisi, solo 7 aziende italiane appaiono nell’elenco delle prime 1.000 società quotate al mondo, mentre una serie di importanti marchi italiani sono stati rilevati da aziende estere, e grandi aziende come Fiat, Ferrero e Campari hanno spostato la loro sede all’estero, con tutti i danni che tali decisioni comportano per la ricchezza del Paese.

Una cultura prevalente nel nostro Paese ha attribuito un'accezione negativa al ruolo dell’imprenditore, avvicinandolo talvolta a comportamenti negativi quali l’evasione fiscale, l’inquinamento, lo sfruttamento della forza lavoro, il raggiro dei consumatori.

lunedì 9 novembre 2020

Un pensiero Forte e lungimirante

Gli avvenimenti di quest’anno in cui prosegue l’offensiva delle forze moderniste nello smantellare quanto rimane delle vestigia della tradizione, impongono una riflessione attenta sulle caratteristiche del pensiero che dobbiamo opporre alle derive liberticide, alla propaganda mediatica ed ai gruppi di potere che inquinano la vita del nostro Paese.

Dobbiamo comunicare il reale bisogno di libertà della nostra società in campo sociale, economico e personale. Il meccanismo che ci è stato costruito attorno stritola lentamente il nostro lavoro, il nostro pensiero, le persone care, la nostra religione, per chi ce l’ha, ed ogni altra cosa che abbiamo posto a base della nostra civiltà. I nostri giovani non trovano lavoro, il corpo sociale inaridisce per l’egoismo diffuso e per la distruzione dei corpi intermedi. Le ONG politicizzate spuntano come funghi, ma sono trappole per contrastare la rabbia montante contro l’incapacità del potere che sfreccia sui monopattini invece di fornire dei reali servizi sociali.

lunedì 2 novembre 2020

SOLO LA “SUSSIDIARIETÀ CIRCOLARE” CI SALVERÀ

Ha affermato il 17 ottobre monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e già coordinatore del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa intervenendo alla “III° Giornata della Dottrina Sociale della Chiesa” tenutasi a Lonigo.
 “Non c’è dubbio che l’attuale pandemia da Covid/19 abbia avuto e avrà importanti ripercussioni sull’economia. Credo che, nel marasma delle informazioni che ci arrivano a questo proposito, due elementi possano essere ritenuti certi.
Il primo è che l’impatto sull’economia reale delle imprese e delle famiglie sarà molto pesante. Attualmente gli effetti sono tenuti a freno da misure artificiali, ma ciò non può durare a lungo.

domenica 1 novembre 2020

Appunti sul fenomeno del terrorismo islamico

 1. Premessa

Il recente episodio di terrorismo a Nizza dovrebbe indurre una riflessione nella classe dirigente del nostro Paese circa la mentalità con la quale analizzare il fenomeno del terrorismo ed operare concretamente per la sicurezza dei cittadini.

Un fenomeno così complesso non può essere affrontato in maniera meramente ideologica e senza comprendere le relazioni tra gli aspetti che lo costituiscono nei suoi elementi sociali, giuridici ed operativi.