1. Premessa
Il recente episodio
di terrorismo a Nizza dovrebbe indurre una riflessione nella classe dirigente
del nostro Paese circa la mentalità con la quale analizzare il fenomeno del
terrorismo ed operare concretamente per la sicurezza dei cittadini.
Un fenomeno così complesso non può essere affrontato in maniera meramente ideologica e senza comprendere le relazioni tra gli aspetti che lo costituiscono nei suoi elementi sociali, giuridici ed operativi.
2. L’aspetto sociale
Un tessuto sociale
come il nostro, ormai privo di valori comuni, ancora permeato dalle
incrostazioni ideologiche del secolo scorso che ne hanno compromesso gli
elementi di tenuta, è terreno fertile per ogni attività ostile alla nostra
comunità. Il secolo delle grandi ideologie totalitarie ci ha reso deboli ed
incapaci di difenderci.
L’associazionismo
residuale, le ONG, e le organizzazioni di categoria di oggi sono i resti dell’ideologia
marxista nel campo del lavoro e delle pulsioni sessantottine nell’ambito sociale.
Le ideologie che
dovevano sconfiggere il classismo ne hanno creato uno nuovo, di tipo
orizzontale, in cui ognuno si muove nel suo ambiente ed è divenuto possibile
che nuove comunità che non si riconoscono nella storia e nella cultura italiana
si installino nel seno della nostra Società professando dottrine incompatibili
con il nostro modus vivendi e con i valori della nostra Costituzione.
Mentre la pubblica opinione
non ideologizzata si mostra sempre più preoccupata per la deriva che abbiamo
intrapreso, la classe dirigente radical chic prosegue una martellante
propaganda pro-clandestini/migranti. Con il tempo si è potuto osservare che
anche il clero della chiesa cattolica si è posizionato in contiguità con la
classe dirigente ed in dissenso con il Magistero Tradizionale della Chiesa.
In questo modo diviene
sempre più difficile per la pubblica opinione reagire alla colonizzazione
strisciante della società. Ingenti risorse finanziarie vengono dedicate dallo
Stato all’associazionismo che favorisce la tratta degli schiavi, qualsiasi
associazione si voglia opporre alla deriva immigrazionista viene contrastata sul
piano dell'informazione, sul piano giuridico e con provvedimenti tesi ad
ostacolare questo tipo di azioni di difesa del corpo sociale.
Appare utile suscitare
dal basso la formazione di gruppi sociali che, per numero e tipo, man mano si possano opporre efficacemente alla
colonizzazione strisciante della nostra società.
3. 3. L’aspetto giuridico
I giuristi rappresentano
un elemento importante della politica immigrazionista, tutto quello che è proibito
ai comuni cittadini diventa tollerabile o comprensibile o addirittura lecito per
i clandestini, quelli che in forza della neolingua politicamente corretta vengono
chiamati migranti per nascondere il traffico di esseri umani che è alla base di
questo fenomeno.
l'interpretazione
immigrazionista del diritto lede un importante elemento di tenuta della società,
quello giuridico appunto.
La tutela legale dei
cittadini è notoriamente una cosa molto costosa, che essi si pagano da sé, mentre
specifiche organizzazioni si occupano di difendere i clandestini/migranti ogni
volta che delinquono perpetrando reati contro la persona e contro il patrimonio.
L'interpretazione
ideologica del diritto porta a considerare le prerogative dei clandestini come
prevalenti su ogni altra considerazione. In questo quadro non esiste più il
concetto di proprietà privata e non esiste più l'inviolabilità della propria
casa, cosa che ha generato una lunga serie di processi in cui chi difendeva i
propri beni, la propria vita e la propria famiglia è stato visto soccombere sul
piano giudiziario, laddove fosse riuscito a conservare la vita, in forza di un’interpretazione
surrettizia della personalità giuridica dell’aggressore. Il numero dei
cittadini che non si sente tutelato da questo modo di esercitare il Diritto è
in costante crescita.
Sul piano
internazionale si è inteso far prevalere le supposte ragioni umanitarie sul
diritto di bandiera nella navigazione e sulle norme che regolano l'accesso ad
un paese straniero. In questo modo si scardina il concetto di sovranità come lo
abbiamo studiato a Scuola ed all’Università e si costringono i giovani che
cercano lavoro a svolgere mansioni avvilenti e sottopagate nell’ambito del
sistema di gestione lucrosa dei clandestini/migranti.
In questa situazione prospera
nei paesi d’origine un sistema criminale e corruttivo che le organizzazioni
internazionali non vedono o addirittura proteggono.
Organizzazioni come UNHNCR
e tutte le ONG ad essa collegate sono da tempo schierate a protezione dei
movimenti schiavistico/migratori, cosa che ha guadagnato loro una pessima fama presso
le pubbliche opinioni dell’occidente.
È urgente riconsiderare
in maniera ponderata le tutele giuridiche in contrasto tra i clandestini/migranti
e i cittadini dell'occidente, solo in questo modo si potrà tornare ad un
livello di convivenza civile adeguato.
Un ulteriore sforzo è
necessario da parte degli operatori del diritto per consentire al legislatore di
emanare norme chiare nella repressione del terrorismo.
Il terrorismo è un
crimine che va prevenuto e che non può essere soltanto represso, per cui le
norme debbono consentire agli operatori preposti al rispetto della legge di
intervenire un attimo prima dell’evento terroristico e non quando ormai il
delitto è stato compiuto.
Si deve quindi
realizzare l'elaborazione di una cultura giuridica ed operativa che porti alla
tutela dei cittadini. I cittadini vanno tutelati sempre, non possono essere
lasciati alla mercé dei terroristi perché un’incultura giuridica impedisce il
perseguimento degli atti preparatori all’esecuzione di atti terroristici .
La tutela dei
cittadini deve quindi divenire un elemento centrale e prevalente del nostro
ordinamento giuridico, gli operatori del diritto che ritengono altrimenti sono
oggettivi alleati del terrorismo e sono nemici inconsapevoli o meno dei
cittadini.
4.
4. L’aspetto operativo
Il ministro dell’Interno
ha dichiarato che il terrorista di Nizza, transitato per l'Italia, non era
stato “segnalato” dalle autorità del paese di provenienza. Quella che sembra
essere una scusa diviene una toppa peggiore del buco perché indica una mentalità
non proattiva nella ricerca delle informazioni.
Un paese come
l'Italia non può esimersi dal disporre di una efficace sistema di raccolta
delle informazioni esteso e capillare in tutti i paesi di interesse.
Le strutture di
ricerca devono essere orientate allo svolgimento di questa attività e gli
organismi parlamentari che sovrintendono all’attività informativa devono
emanare chiare direttive per orientare i piani di ricerca informativa.
Le ambasciate di cui
disponiamo di tutto il mondo hanno notoriamente molti compiti che non comprendono
soltanto le relazioni bilaterali, gli aspetti umanitari, l'internazionalizzazione
dell'economia e gli scambi culturali, ma hanno anche precisi compiti riconducibili
a l'individuazione delle minacce esterne si pensi all’insorgere di epidemie ed alle
migrazioni che nascondono attività terroristiche
5. 5. Conclusioni
Quanto abbiamo
analizzato sinora ci porta a concludere che vi è urgente necessità di avviare
un processo d'individuazione di una nuova classe dirigente capace di difendere
il nostro stile di vita che deve tornare ad essere non negoziabile. La perdita
di consenso della politica presso i cittadini indica che essi vogliono essere
tutelati e non accettano una visione ideologica che individua interessi globali
da anteporre agli interessi nazionali.
Le intelligenze e le
energie che sono capaci di compiere questo sforzo debbono rendersi conto che si
deve lavorare da subito a realizzare un consenso efficace ed un collegamento
stretto con la pubblica opinione.
Non si può pensare di
arrivare al governo attraverso la collezione di like su facebook o di cuoricini
su Instagram , bisogna suscitare ho nascita di un associazionismo forte e
determinato, non contaminato da ideologismi radical chic o da posizioni
moderate dietro cui si nascondono contaminazioni globaliste, che possa sostenere
un'azione politica adeguata alla minaccia terroristica, politicamente coesa e
operativamente determinata.
Non esistono altre
ricette miracolose per uscire dal pantano in cui una classe politica inadeguata
ci ha condotto
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