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giovedì 31 dicembre 2020

Associazionismo e cittadinanza attiva

 

Un proverbio inglese recita: “Charity begins at home”. La saggezza popolare è quanto mai appropriata per congedare un 2020 che si chiude in zona rossa con un significativo numero di contagi e ci lascia un pesante fardello di esperienze che speriamo sia assolutamente irripetibile. Ma se qualcosa si può salvare, a mio avviso, è l’esperienza della solidarietà nazionale e la nascita di un associazionismo che guarda alla politica in maniera non ideologizzata ma finalizzata al conseguimento di obiettivi precisi ed alla salvaguardia di diritti inalienabili

Non dimenticheremo mai che lo stato di emergenza a corrente alternata ci ha impedito di pianificare le nostre azioni persino a cortissimo raggio. La pioggia di provvedimenti governativi, trasformatasi in cascata con l’aggiunta di quelli regionali e comunali, ci ha costretti a vivere in uno stato di incertezza intollerabile. Troppe le regole che, come le famigerate gride di manzoniana memoria, si accumulano e non sono fatte rispettare. Sono “consigli” e “raccomandazioni”, secondo lo strano assunto che la tutela della salute comune possa veramente essere delegata alla libera iniziativa di ciascun cittadino e non alla responsabilità dello Stato che rappresenta tutti e che deve tutelare tutti nella stessa misura.

Ma certamente lo Stato non è un’entità lontana a cui far riferimento, è una realtà viva che funziona se si instaura un positivo rapporto di collaborazione con i cittadini. In questa direzione si sono formate ed hanno dato prova di grande dinamismo molte associazioni che hanno portato avanti encomiabili iniziative di cittadinanza attiva. Tra di esse si deve segnalare “La Vera Rinascita”, un’associazione nata in Campania su iniziativa dell’ingegner Luigi Iaquinta, che in pochi mesi ha raggiunto più di 2000 iscritti e operato, tramite un team di professionisti ed avvocati, una serie di azioni per tutelare le diverse categorie colpite dall’emergenza, attraverso un’assidua interlocuzione con le istituzioni campane e nazionali. Questo è sicuramente un esempio da imitare di iniziativa costruttiva per tutelare i cittadini ed il loro sacrosanto diritto ad essere ascoltati ed a vedere assecondate le proprie istanze. Mi auguro che il 2021 veda il proliferare di esperienze esemplari come questa in tutta Italia in modo da creare una rete di cittadinanza attiva che permetta a tutti di essere artefici di un Paese migliore.

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