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domenica 7 marzo 2021

Sinergie, punto di situazione

 Così come il COVID, anche Sinergie ha superato il primo anno d'età. Nella sezione "chi siamo" del sito troverete lo statuto e l'atto costitutivo registrati recentemente all'Agenzia delle Entrate.

L'aver avviato una nuova forma associativa non basta a definire la strategia dell'associazione e quello che abbiamo intenzione di fare.

Come sappiamo dallo statuto, l'associazione intende elaborare una nuova cultura partendo dalla nostra tradizione e, nel contempo, individuare delle persone sulle cui gambe questa cultura possa muoversi.

Si tratta ora di stabilire come si può svolgere un'opera così titanica in un momento di confusione tanto grande. Da un punto di vista della strategia dobbiamo innanzitutto sapere che si tratta di attivare un processo culturale di lungo periodo, da Masaniello al Generale Pappalardo, non si sono mai visti cambiamenti radicali nati spontaneamente dal nulla e che abbiano assunto caratteristiche durature, solo lo sforzo paziente, continuo, metodico ed intelligente è in grado di creare le condizioni per il raggiungimento dei fini statutari. Chi si accosta a Sinergie deve concepire processi culturali di lungo periodo.

La confusione regna sovrana nella "res publica" e, purtroppo, non è solo colpa dell'epidemia, è una crisi strutturale di un Paese in cui la classe dirigente palese è ostaggio dei più svariati gruppi di pressione, delle lobbies più o meno nascoste, o sempre meno nascoste. Lasciamo ai leader politici di compito di andare a confessarsi da Barbara D'Urso.

Si tratta di immaginare una nuova Italia, da concepire, organizzare e condurre attraverso un lasso di tempo adeguato, ma bisogna abbandonare le ideologie del novecento, il secolo delle grandi ideologie totalitarie. Non ci si può nemmeno  far contaminare dal modernismo che ormai distrugge ogni ambito della nostra società, dalla sanità alla scuola, dall'economia al diritto.

Nuove iniziative culturali e di comunicazione si stanno avviando, conto sull'aiuto dei soci per fare massa ed iniziare una nuova fase culturale.

Francesco Cosimato

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