Autodifesa dai condizionamenti mediatici
1. Premessa
E’ evidente a tutti
come noi si sia oggi immersi in un mondo di comunicazione che accettiamo a
volte non in modo consapevole e che ci condiziona al punto tale da rendere
accettabile qualsiasi struttura di potere e qualsiasi consorteria che porta
avanti i propri interessi in maniera spregiudicata ed a volte aggressiva attraverso la persuasione mediatica.
La cultura che ci è
stata raccontata a scuola ci dice che viviamo in un mondo in cui c’è libertà di
pensiero e democrazia, la Costituzione e le leggi ci proteggerebbero da
eventuali abusi. Man mano che gli anni di questa esperienza di democrazia e di
libertà di pensiero passano, ognuno di noi si può rendere conto che la
persuasione, la manipolazione e la disinformazione diventano sempre più
pericolose ed intrusive, tali da renderci sudditi e non cittadini.
Ogni giorno ci
informiamo attraverso i media, che adesso sono veramente tanti, e riteniamo di
essere edotti sulla situazione in cui viviamo, eppure, è sempre più palpabile
la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto, troppi segnali
si rivelano indicativi del fatto che noi siamo sottoposti ad un potere persuasivo
e pervasivo che ci impedisce di ragionare in vera autonomia.
Sorge quindi l’esigenza
di analizzare il modo con cui interagiamo con il sistema dei media al fine di
salvaguardare le nostre idee, la nostra personalità e sfuggire, se possibile, a
condizionamenti indebiti da parte di chi manovra questo sistema.