Col. a. (ter.) Mauro ARNO'
Il Decreto Legislativo nr. 66/2010 “Codice dell’Ordinamento Militare” (C.O.M.) all’articolo 1475, riprendendo l’articolo 8 della legge 11 luglio 1978, nr. 382, “Regolamento di Disciplina Militare (R.D.M.)”, afferma che “i militari non possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali”.
La Corte Costituzionale, con la sentenza nr. 120/2018 ha dichiarato tale norma illegittima e l’ha riformulata come “i militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge; non possono aderire ad altre associazioni sindacali”.
Tale sentenza troppo frettolosamente e superficialmente recepita da molti come l’avvento di una “sindacalizzazione militare” (in questo suffragata da altrettanto troppo superficiali e precipitose “esternazioni” effettuate dal Ministro della Difesa “pro-tempore”) ha dato l’avvio alla costituzione di svariate associazioni che si ripropongono di ergersi a “difensori” dei diritti dei militari nei confronti dell’ Amministrazione militare, senza che siano chiari e definiti ruoli e campi di intervento, iniziando una campagna di proselitismo tra i militari.