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domenica 17 ottobre 2021

L'informazione e le sue devianze

Video della videoconferenza del 14 ottobre 2021
Conversazione con Nicoletta Pol e Francesco Cosimato



lunedì 11 ottobre 2021

Contro tutti i totalitarismi

 

Nel 1952 la filosofa tedesca Hannah Arendt, allieva di Heidegger all'Università di Marburgo, scrisse un libro che ha fatto epoca: “Le origini del totalitarismo”. La studiosa osservava che tutti i totalitarismi vogliono intervenire sulle coscienze e plagiarle, vogliono privare i cittadini della libertà per ottenerne l’obbedienza assoluta ed incondizionata.

Ovviamente i totalitarismi hanno agito con la violenza delle armi, ma non dobbiamo dimenticare un altro strumento di controllo delle masse: l’informazione. Da sempre i regimi che vogliono diventare totalitari assumono il controllo dei mezzi di comunicazione.

A tal riguardo la Arendt scrive. “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto oppure il comunista convinto, ma le persone per le quali non c'è più differenza tra realtà e finzione, tra il vero e il falso.

mercoledì 22 settembre 2021

Una scuola troppo autonoma

 L'autonomia scolastica ha costituito certamente un grosso passo in avanti per lo snellimento amministrativo e per la gestione più oculata di fondi e strutture, ma dopo anni di esperienza occorre una riflessione su cosa è diventata la scuola italiano con l'autonomia, specialmente se mal gestita.

Ci sono due punti su cui è opportuno soffermarsi. Gli Uffici Scolastici oramai inviano alle scuole soltanto direttive generiche che poi ogni singolo dirigente deve declinare secondo le esigenze e le modalità organizzative di ogni singolo istituto.  D'altro canto il Dirigente è diventato un supermanager con poteri veramente amplissimi e, a mio modesto avviso, non opportuni per una gestione veramente democratica e condivisa della Scuola.

giovedì 16 settembre 2021

Basta con i sondaggi in campagna elettorale

Eravamo convinti che il malcostume dei media mainstream che spargono sondaggi in campagna elettorale fosse solo un problema nazionale, ci duole rilevare che anche nelle amministrative a Milano si utilizza uno strumento egualmente improprio.

Apprendiamo che il Sindaco uscente sarebbe prossimo a vincere senza ballottaggio, quale che sia il metodo statistico utilizzato, si tratta di una evidente distorsione della campagna elettorale, che si trascina stancamente senza un dibattito sereno sui temi strettamente locali.

Se ne sentono di tutti i colori, accordi, accordicchi ed ogni sorta di scorrettezze che sono una pistola puntata verso l'attuale opposizione.

domenica 22 agosto 2021

Eppure, la foresta cresce (Pubblicato su PMI.it)

(tempo di lettura 3 min.) Si dice che fa più rumore un albero che cade, piuttosto che una foresta che cresce. Consentitemi di accodarmi alle tante celebrazioni per la vittoria calcistica dell’Italia ai campionati europei e per i successi olimpici, e a quel profumo di riscatto e di svolta che taluni attribuiscono a tali successi. Abbiamo vinto i campionati europei, il nostro Berrettini, giovanissimo, è arrivato in finale a Wimbledon, e, perché no, i Manneskin hanno primeggiato all’Euro festival. E poi una serie di importanti successi ai Giochi Olimpici di Tokio che ci hanno consentito di tornare a casa con il più cospicuo medagliere di tutti i tempi. Diamo sempre risalto all’albero che cade (e in effetti di alberi ne sono caduti diversi), per lasciarci andare all’autodenigrazione del nostro grande Paese, senza accorgerci della foresta che silenziosamente cresce, nel disinteresse generale. Siamo da sempre ai vertici mondiali per le “tre F”, Fashion, Furniture & Food, per la genialità e la creatività dei nostri imprenditori, e udite, udite, ai vertici anche nel trovare soluzioni per la sostenibilità ambientale, il tema del momento. Fanno certamente notizia i cassonetti stracolmi della nostra capitale, eppure, nel rispetto della media del pollo di Trilussa, l’Italia è ai vertici europei per il riciclaggio dei rifiuti con una percentuale del 77%, mentre la media europea è al 36% (la Germania al 43%, la Francia al 55%).

lunedì 16 agosto 2021

Non riconoscere i Talebani

 

La situazione sul terreno che registriamo in Afghanistan ci consegna un’autoproclamato emirato a guida talebana che vanifica venti anni di sforzi della Comunità internazionale.

Mentre dotte dissertazioni sulle ragioni della disfatta occidentale si tengono inutilmente sui media mainstream, che fino ad ora non hanno visto o non hanno voluto vedere quanto si preparava, si deve pensare immediatamente ad una nuova strategia diplomatica.

L’Italia deve tornare ad analizzare la situazione internazionale sulla base dei suoi interessi nazionali, questo implica che si abbandoni la strada del multilateralismo cieco attraverso il quale organismi internazionali influenzati da lobby d’ogni tipo possono condurre interi Paesi ad iniziare avventure senza senso.

mercoledì 30 giugno 2021

Diagnosi e cure: la situazione debitoria delle PMI post Covid e qualche suggerimento per migliorare la situazione (già pubblicato su PMI)

Il contagio virale ha determinato il contagio economico per vie delle chiusure richieste dalla pandemia, ma ora che ci si avvia verso la ripresa, occorre quantificare i danni e indirizzare efficacemente la fase di recupero per limitare danni permanenti alle strutture produttive. Il Governo ha messo in atto una serie di misure quali i fondi di garanzia per le PMI e “Garanzia Italia”, nonché le moratorie per il rimborso dei prestiti e dei relativi interessi. Più in particolare, Il decreto Cura Italia (d.l. 18/2020) ha stabilito la gratuità delle operazioni del Fondo di Garanzia per le PMI e l’estensione dell’importo massimo garantito per ogni impresa da 2,5 a 5 milioni di euro. Il decreto “Liquidità” (d.l. 23/2020) ha previsto l’erogazione automatica per i prestiti fino a 30.000 euro e un ampliamento della platea dei destinatari, con una stima di garanzie erogate per 155 miliardi, di cui due terzi stanziati alle imprese di piccola dimensione. Il decreto “Liquidità” ha anche istituito “Garanzia Italia”, un secondo fondo di garanzie gestito da SACE S.p.A. con un massimale di 200 miliardi, autorizzato a fornire garanzie anche a imprese di grandi dimensioni. In questo caso sono state erogate garanzie pari a 22,8 miliardi di euro. Quindi, complessivamente, le garanzie sui prestiti concesse dallo Stato hanno ora raggiunto i 177,8 miliardi (pari al 10,7 per cento del PIL).

martedì 1 giugno 2021

BASTA BUGIE

 Don Gian Maria Comolli

Il Ddl Zan rientra in un percorso storico con un obiettivo  inequivocabile

Osservando i vari manifestanti a favore del Ddl Zan mi sono ricordato una frase del saggista e opinionista Diego Fusaro: “La vera schiavitù è quella in cui gli schiavi ignorano di essere tali e, di più, amano le loro catene, rivelandosi anche pronti a lottare per difenderle”. Già, perché la maggioranza di coloro che scendono in piazza o chiede l’approvazione di questo superfluo e deleterio provvedimento, certamente in buona fede, non comprendono di essere manipolati, sfruttati e strumentalizzati da selezionate e ristette élites politiche e accademiche trasnazionali e da potenti e influenti lobbies LGBT, che passo dopo passo, il Ddl Zan è un passaggio, hanno come finalità l’abolizione del concetto di natura e di limite, quindi di ogni fondamento antropologico, sganciando la persona da un’essenza biologica incontrovertibile, privandola della sua identità e dei suoi legami fondamentali, abrogando, da ultimo, la complementarietà del maschile e del femminile. Ma oggi, chi “difende l’evidenza” è additato come “un fobico”, ossia un portatore di fobie, cioè di paure irrazionali, immotivate e sproporzionate nei riguardi di qualcosa che pericolo non è. E, la fobia più clamorosa è “l’omofobia”, la patologia che per qualcuno affligge chiunque esprima posizioni in disaccordo con il pensiero dominante e le visioni correnti. Ma, rileggendo criticamente la storia degli ultimi decenni riguardanti l’ideologia di gender e i movimenti LGBT le cose non stanno così. Vediamolo insieme, puntando l’attenzione non sulle opinioni ma sui “fatti”.

lunedì 24 maggio 2021

A che servono le tasse

 La recente discussione sulla proposta di istituzione di una tassa di successione, sulla quale il Centro Studi ha evitato accuratamente d’intervenire perché il dibattito politico esula dalle finalità statutarie, è comunque utile a proporre una nuova visione del concetto di tasse che, come sempre nel caso di Sinergie, ha lo scopo di riprendere concetti tradizionali sempre validi per uscire dalle manipolazioni del pensiero unico.

Nei prossimi mesi cercheremo di porre in essere delle iniziative atte a riesaminare la materia nella sua interezza, siamo infatti convinti che la mancanza di visione complessiva del dibattito politico sia non solo un problema per la produzione di leggi efficaci, ma anche una carenza culturale che riguarda ogni ambito della Società.

La cooperazione Civile Militare

"Ne parliamo con..." Mauro Arnò


giovedì 20 maggio 2021

Milano è donna? Conversazione con Chiara Perazzi


 

Un modello diverso di fare impresa (pubblicato su PMI)

Purtroppo, i tempi stanno cambiando ed il fare buoni utili non basta più, specie se questi vengono realizzati a scapito dell’ambiente, del benessere dei dipendenti o degli altri portatori di interessi, i cosiddetti stakeholders. Fanno sempre più premio le prassi virtuose da utilizzare come strumenti efficaci di marketing, ed ottime leve per attrarre investitori e nuove risorse finanziarie, perché rendono più sostenibile il rischio d’impresa e la continuità aziendale. In questa prospettiva si collocano le Benefit Corporation, aziende che, in completa autonomia, decidono di perseguire scopi di interesse generale in aggiunta alla mission caratteristica di ogni azienda, che è quella di realizzare buoni utili. Per ottenere la certificazione di Benefit Corporation bisogna superare un rigoroso processo di valutazione e controllo che coinvolge tutte le funzioni aziendali, analizzando ogni aspetto del modello produttivo e organizzativo: il Benefit Impact Assessment.

lunedì 10 maggio 2021

L’ATTUALITÀ DEL GIUDICE ROSARIO LIVATINO, BEATO

dal sito L’attualità del giudice Rosario Livatino, domenica beato (gianmariacomolli.it)

 Introduzione

“Oggi la Chiesa di Cristo è in festa. Chiesa, sei bella, sei viva sei vera”, proclama un canto di Marcello Giombini. Oggi la Chiesa è in festa perché un suo figlio è proclamato beato. Ma tutto il nostro Paese dovrebbe essere in festa, soprattutto la Magistratura, perché un suo eroe riceve un grande riconoscimento nella giornata del 9 maggio 2021, 28 anni dopo che san Giovanni Paolo II pronunciò al termine dell’omelia della messa celebrata nella Valle dei Templi ad Agrigento, un durissimo monito contro la mafia. “Questi che portano sulle loro coscienze tante vittime umane, devono capire, devono capire che non si può uccidere gli innocenti! Dio ha detto una volta: ‘Non uccidere’: non può l’uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione mafia compresa, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Qui ci vuole la civiltà della vita! Nel nome di questo Cristo, crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via verità e vita, lo dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!”.

domenica 2 maggio 2021

L'ideologia è ormai un mestiere

Ormai da tempo la classe dirigente di questo paese sembra vivere in un empireo ideologico del tutto slegato dalla realtà, noi cittadini siamo indotti a pensare che le anime pie che declamano i loro principi nei talk show siano dei veri duri e puri nei lori principi. Sembra quasi che la pubblica amministrazione sia piena di individui così aderenti alle loro idee che viene da pensare che siano veramente convinti di voler salvare i clandestini in mare o che siano impegnati a salvare il pianeta o che grazie all'ormai famoso "Recovery Plan" risolveranno tutti i nostri problemi.

La classe dirigente sembra proprio convinta di quel che dice, come fa Roberto Speranza nel libro "Perché guariremo", anche se il libro è stato ritirato, eppure l'Italia svetta ai primi posti nelle classifiche della mortalità, in cui spesso ha avuto il primo posto, come a novembre scorso. Dare la colpa agli untori e schierarsi dalla parte delle multinazionali del farmaco non è un esercizio ideologico, è una posizione molto comoda in cui si lucrano buone posizioni di potere ed ottimi stipendi, un mestiere redditizio.

La classe dirigente italiana sembra autenticamente impegnata a voler salvare i disperati dei barconi, molto meno sembra capire dove inizi e dove porti la filiera dello schiavismo con la quale si stanno facendo danni di dimensioni planetarie. Farsi vedere afflitti dalla sorte di persone che non inviterebbero mai al loro desco è un mestiere che i nostri politici fanno con molta convinzione, anche perché da lavoro ad un sacco di persone che li ripaga con un congruo consenso elettorale, un mestiere redditizio e che fa promessa di prolungare la loro permanenza al potere.

I municipi di Milano ed il decentramento amministrativo

 Conversazione con l'Assessore all'Urbanistica del Municipio 9, Architetto Raffaele Todaro



venerdì 23 aprile 2021

Il mondo di Lilliput SpA (pubblicato su PMI.it)

Lemuel Gulliver in seguito a un naufragio arriva nell'isola a sud-ovest di Sumatra, di nome Lilliput abitata dai Lillipuziani, minuscoli uomini alti 15–20 cm, un popolo che eccelle nella matematica e nella meccanica. Tutto il racconto dei “Viaggi di Gulliver” è in realtà una satira dell’Inghilterra del XVIII secolo, ma non vorrei certo scomodare Jonathan Swift, l’autore dei “Viaggi”, per descrivere una Lilliput più vicina a noi, quella delle aziende familiari, che sono l’ossatura del nostro sistema economico. L'Italia è tra i Paesi europei con il più alto numero di imprese familiari. Secon-do le stime, nel nostro Paese le aziende a guida familiare sono 784.000, pe-sano circa il 70% in termini di occupazione e costituiscono il 60% del mercato azionario italiano. Stando ai dati pubblicati da KPMG e raccolti su un campione di 1.122 aziende, il 40% delle aziende fattura meno di 10 milioni, il 25% tra 10 e 50 milioni, il 17% tra 50 e 200 milioni. Si tratta quindi in massima parte di aziende medio piccole, spesso originate da brillanti idee imprenditoriali, e ben radicate sui mercati esteri per via della grande qualità dei propri prodotti. La differenza principale tra l’Italia e gli altri Paesi dell’UE è il minor ricorso a manager esterni da parte delle famiglie imprenditoriali. Secondo una ricerca realizzata da European House Ambrosetti per Federmanager, infatti, in 7 aziende su 10 l’intero management è espressione della famiglia, invece di es-sere reclutato sul mercato come accade tra i competitor esteri.

giovedì 22 aprile 2021

Scuola, economia ed ecologia

             Oggi è la Giornata Mondiale della Terra 2021 ed è un’importante occasione per riflettere sui nostri doveri verso il pianeta che abitiamo e che lasceremo ai nostri figli.

Per insegnare ai nostri figli il rispetto e la salvaguardia del pianeta occorre ovviamente un’incisiva azione educativa che parte dalla famiglia ed interessa tutte le agenzie educative e la società intera. Ma siccome, come asseriva Seneca ormai 2000 anni fa, si insegna di più attraverso gli esempi concreti che attraverso i discorsi, il cambiamento di passo deve partire non tanto da manifestazioni temporanee che in un giorno solo hanno il merito di sensibilizzarci ed il demerito di colpevolizzarci per cose sulle quali spesso non abbiamo alcun controllo, ma da fatti ed azioni costanti che ci consentano passo dopo passo di raggiungere obiettivi significativi.

Mi permetto di fare un esempio pratico dal mio osservatorio professionale: la scuola ed il mondo della formazione in generale.

venerdì 16 aprile 2021

Enrico Marcora, Milano negli ultimi tre mesi, soluzioni per il futuro

 


Alla ricerca di circuiti virtuosi (già pubblicato su PMI.it)

L’art 1 della Costituzione (L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro) ai tempi della Costituente, fu voluto da Aldo Moro, venne formulato nella sua veste attuale da Amintore Fanfani, e venne approvato il 22 marzo 1947.

Ma tale articolo viene ulteriormente qualificato dall’art. 4 che così recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".

Nel dibattito politico italiano si è fatto sempre ampio riferimento all’articolo 1 della nostra Costituzione ed alla sottolineatura del contributo fondativo del lavoro, ma si è forse meno evidenziato che all’articolo 4 la nostra Costituzione attribuisce allo Stato l’attività di stimolo alla creazione di lavoro, con la contemporanea finalizzazione al progresso materiale e spirituale della società.

giovedì 8 aprile 2021

PMI e Covid: la digitalizzazione delle PMI come possibile via di uscita dalla crisi (già pubblicato su Wall Street Italia marzo 2021)

Gli effetti della pandemia hanno colpito duramente il sistema economico e produttivo italiano. Secondo Confcommercio, il crollo dei consumi pari al 10,8% porterà alla chiusura di oltre 390.000 imprese; alla perdita di imprese va poi aggiunta anche quella relativa ai lavoratori autonomi, per i quali si stima la chiusura di attività per circa 200mila professionisti. Quali previsioni per i prossimi mesi? Secondo una ricerca della società di consulenza Deloitte, il 45% delle imprese italiane prevede di tornare ai livelli di fatturato precedenti la crisi innescata dal coronavirus solo nel secondo semestre del 2021 o nel corso del 2022. Il perseguimento di questi obiettivi di recupero poggia sullo sviluppo di tre direttrici: • L’internazionalizzazione e la diversificazione per beneficiare appieno della possibile ripresa mediante lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi mercati; • Il rafforzamento della solidità patrimoniale con il consolidamento dei debiti e l’incremento del capitale, per raggiungere la dimensione sufficiente per essere resilienti e competitivi nel medio-lungo termine; • l’innovazione dei modelli operativi per aumentare l’efficienza e l’efficacia, acquisendo maggiore flessibilità e capacità di adattamento alle nuove esigenze dei consumatori, facendo ricorso alle nuove tecnologie digitali.

lunedì 29 marzo 2021

Amministrazione, non narrazione

La politica è da decenni involuta verso un modello di marketing ideologico che diventa ogni giorno più insopportabile.

Mentre l'amministrazione reale della "res publica" rimane saldamente in mano ad una cerchia strettamente collegata alle lobby ed ai gruppi di pressione più disparati, i politici sono diventati dei personaggi evanescenti che hanno il ruolo di magnificare risultati che non ci sono e servizi che non vengono erogati ai cittadini. In tutto questo, la burocrazia, funzionale alla spartizione del potere fra i suoi adepti, continua a prosperare.

lunedì 22 marzo 2021

Sentimenti e diritti

Questi tempi di grave difficoltà testimoniano come solo i sentimenti possano unire, mentre gli interessi personali, anche quando sono mascherati da diritti, dividono.

Vediamo politici che hanno fatto di tutto per non sottoporsi al giudizio degli elettori , solo perché hanno interesse a conservarsi la sedia. Vediamo ex galoppini elettorali che sgomitano per fare i consulenti, solo perché vogliono il loro tornaconto. Vediamo i media che passano le giornate ad instillare paure, solo perché devono fare gli interessi delle big pharma. Vediamo eroi normali che, dal basso ed instancabilmente, fanno quel che possono per curare, nutrire, servire la collettività.

Che cosa vuol dire oggi essere  italiani? Cantare dal balcone, forse? Appendere un lenzuolo con scritto "andra tutto bene"? Vedere al computer le frecce tricolori che passano per i cieli d'Italia? Quando si apre un sito d'informazione si leggono due tipi di notizie: quelle sul COVID e quelle di gossip, possibile che noi si sia ridotti solo a questo? Dov'è finito il popolo di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori e di trasmigratori?

lunedì 15 marzo 2021

Il dramma e lo psicodramma

In questi giorni difficili in cui dopo un anno di lotta ancora non si riesce a vincere l’epidemia di Sars Cov-2 le discussioni interne al Partito Democratico assumono dei tratti che vanno dal surreale al tragicomico.

Parliamo di un partito in perdita di consenso importante nel corso degli ultimi anni. Gli elettori che sembrarono affezionarsi rapidamente al PD di Renzi alle europee del 2014, altrettanto rapidamente si disaffezionarono alle politiche del 2018.

Capisco lo sgomento e lo sconcerto di una classe politica che vede il suo consenso in caduta libera anche se occupa tutte le leve del potere, dalla magistratura alle grandi aziende di stato, dai media mainstream al mondo accademico, dall’editoria al mondo che gestisce le attività culturali. Capisco le smanie per affermarsi, ma i dirigenti che hanno pontificato in questo momento contro Zingaretti corrono il rischio di sembrare come i ricchi che brindavano con lo champagne sul ponte del Titanic mentre la fiancata della nave era già squarciata.

domenica 7 marzo 2021

8 MARZO. Un’ immagine “autentica” e “umanizzata” della donna

 In occasione dell’8 marzo “Giornata Internazionale della Donna” vorrei rispondere a questa mail: “Varie società nella storia hanno reso difficoltosa la vita della donna, emarginandola e non riconoscendole la dignità. Anche la Chiesa fu diffidente con il sesso femminile, giungendo nel 585, nel Concilio di Macon, a discutere se possedesse l’anima. Pure oggi la donna sia nella società che nella Chiesa non vive una condizione di parità con l’uomo. Quale percorso culturale va attuato perché tra i due sessi via sia un’autentica e reale uguaglianza? Luciana”. Quanto descritto nell’interrogativo è avvenuto; la donna ha subito emarginazioni, segregazioni e esclusioni in tutte le civiltà e anche nella Chiesa. E nel contesto globale, pure nel XX secolo, trecento milioni di donne e di bambine sono demograficamente scomparse in Cina, in India e nel Nord Africa, e una moltitudine subisce ancora all’inizio del XXI secolo violenze: dallo stupro alle mutilazioni genitali, dalla tratta alla schiavitù, dalla prostituzione allo schiavismo dell’utero in affitto. Inoltre, il femminicidio, è assai presente pure nella nostra nazione.

Sinergie, punto di situazione

 Così come il COVID, anche Sinergie ha superato il primo anno d'età. Nella sezione "chi siamo" del sito troverete lo statuto e l'atto costitutivo registrati recentemente all'Agenzia delle Entrate.

L'aver avviato una nuova forma associativa non basta a definire la strategia dell'associazione e quello che abbiamo intenzione di fare.

Come sappiamo dallo statuto, l'associazione intende elaborare una nuova cultura partendo dalla nostra tradizione e, nel contempo, individuare delle persone sulle cui gambe questa cultura possa muoversi.

Si tratta ora di stabilire come si può svolgere un'opera così titanica in un momento di confusione tanto grande. Da un punto di vista della strategia dobbiamo innanzitutto sapere che si tratta di attivare un processo culturale di lungo periodo, da Masaniello al Generale Pappalardo, non si sono mai visti cambiamenti radicali nati spontaneamente dal nulla e che abbiano assunto caratteristiche durature, solo lo sforzo paziente, continuo, metodico ed intelligente è in grado di creare le condizioni per il raggiungimento dei fini statutari. Chi si accosta a Sinergie deve concepire processi culturali di lungo periodo.

domenica 14 febbraio 2021

Una scuola a brandelli

Recentemente le prime pagine dei giornali sono state occupate dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi in merito alla possibilità di prolungamento dell'anno scolastico a giugno, con conseguente slittamento degli esami di fine ciclo della scuola secondaria di primo e secondo grado. Il provvedimento sarebbe volto al recupero degli apprendimenti che non sono stati conseguiti dagli studenti nel corso della pandemia. Il neoministro dell'Istruzione ha voluto spiegare meglio la posizione del governo, ritrattando parzialmente quanto sarebbe stato affermato dall'on.Mario Draghi, dicendo che la Scuola e la formazione sono tra le priorità del nuovo governo.
Come che si vogliano leggere le affermazioni dei nostri onorevoli rappresentanti, la proposta di Draghi è fondata sul presupposto che la Didattica a Distanza ha comportato una significativa riduzione della qualità e della quantità dei programmi delle varie discipline previste dai curricoli scolastici e, soprattutto, da una pesante riduzione delle competenze acquisite dagli studenti.

mercoledì 10 febbraio 2021

La piramide senza base

 L'entusiasmo di questi giorni per la nomina Di Mario Draghi sembra non tenere conto delle normali necessità che appartengono ad una struttura organizzativa così complessa come quella dello Stato.

Abbiamo capito i mantra della manipolazione mainstream, ma la ripetizione ossessiva delle ragioni che sostengono il ruolo salvifico di Draghi si scontra con semplici considerazioni di buon senso e con la sacralità delle regole della democrazia.

Se si analizza la pubblica amministrazione sia da un punto di vista quantitativo sia da un punto di vista qualitativo ci si deve rendere conto che parliamo di una notevole numerosità di persone e di una complessa struttura organizzativa nella quale capita spesso che vi siano più organismi che svolgono la stessa funzione.

lunedì 8 febbraio 2021

ABORTO, GUAI A CHI È CONTRARIO!

 

Domenica 7 febbraio la Chiesa Italiana ha celebrato la 43° Giornata a Favore della Vita. Questa ricorrenza fu istituita nel 1978, allorché anche in Italia, fu autorizzato l’aborto con l’infame legge 194 dal titolo drammaticamente beffardo: "Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza". Da allora di aborti nel nostro Paese, cioè l’ uccisione di un essere umano nella prima fase della vita, ne sono stati eseguiti ufficialmente 6.300.000 oltre a quelli clandestini e quelli causati dalle “pillole abortive” (Norlevo, EllaOne…).

La prima responsabile di questo “omicidio” o meglio “figlicidio”, è la madre, colei che dovrebbe essere la responsabile dell’incolumità del figlio; colei che dovrebbe tutelare un essere piccolo, debole, fragile e indifeso, mentre come affermato da Papa Francesco, è colei che “affitta un sicario” (28 ottobre 2018).

 

domenica 24 gennaio 2021

I politici bucano le pentole e le coprono con i media

 La pandemia non sembra aver scalfito il modo di far politica della classe dirigente italiana, ma il tempo segna inevitabilmente ed inesorabilmente i vizi della sua intransigenza.

Il coacervo di politici, scienziati e giornalisti che in questo periodo scandiscono la nostra vita con le loro parole non ha dato buona prova di sé nell’ambito dell’emergenza sanitaria alla quale siamo sottoposti.

Nessuno può incolparli dell’epidemia che si è sparsa ovunque nel mondo, ma certo si dovrebbe imparare a misurare il valore di una classe dirigente non dalle declamazioni che sentiamo, ma dal livello di servizi offerti ai cittadini.

Mentre i politici rassicuravano sulla situazione e facevano gli aperitivi sui navigli, l’epidemia si diffondeva e ci ha colto di sorpresa.

L'Italia ed il Mediterraneo

Possiamo ancora chiamarlo "Mare Nostrum"? 

Conferenza del Gen. B.  (Aus.) Maurizio Carlo Iacono





lunedì 18 gennaio 2021

Oltre l’orizzonte

Le vicende del governo attuale verranno definite tra oggi e domani, per cui sapremo presto se continueremo ad avere un esecutivo che gioca con i colori o se arriverà un tecnico con le stelle gialle su fondo blu o se, come appare improbabile, i nostri parlamentari molleranno il colpo perché non sanno più a chi vendersi al mercato.

Il Centro Studi Sinergie rimane un’associazione che esce dal coro della narrazione quotidiana dei media per immaginare un’Italia nuova e nel futuro, per tale ragione stiamo elaborando una visione nuova del nostro paese che abbiamo chiamato “Italia 2050”.

Solo guardando all’orizzonte e cercando persone capaci e volenterose si può continuare il percorso che abbiamo avviato circa un anno fa. Dobbiamo sfuggire alle trappole mediatiche che ci vorrebbero imprigionati a confessare crimini che non abbiamo commesso.

lunedì 11 gennaio 2021

Trappole nella giungla

La vita di tutti i giorni ci dice ormai in maniera sempre più evidente che siamo soggetti ad una grande varietà di condizionamenti, consci ed inconsci, ai quali purtroppo dobbiamo guardare come delle trappole, perché di questo si tratta.

Il più evidente dei condizionamenti è quello dell’informazione, che tutti i giorni ci martella con una narrazione che vorrebbe indurci alla condivisione del pensiero unico.

Secondo il pensiero unico noi dobbiamo diventare il gregge del nuovo umanesimo globalista, antireligioso, antinazionale, recintato in una socialità virtuale e nemico del sesso naturale, oltre che del nostro corpo, ormai considerato come un involucro modificabile a piacere. Il pensiero unico vuole anche che noi si diventi autofobici per preservare la Natura anche a prezzo della nostra estinzione.

sabato 2 gennaio 2021

COVID, suicidi e fragilità mentale

Don Gian Maria Comolli


 L’argomento che tratterrò all’inizio di questo nuovo anno è delicato e complesso riguardando le persone decedute, i famigliari in lutto, le donne e gli uomini che stanno soffrendo fisicamente e psicologicamente. Sono però incoraggiato dall’alta motivazione che mi induce a sviscerare il tema: non la sterile polemica ma lanciare un appello, come molti stanno facendo, sul dovere morale, dopo dieci mesi di paure e di terrore, di “cambiare rotta” poiché lo scenario societario sta divenendo insostenibile a livello psicologico ed esistenziale.

Basta “giocare” con i numeri

Ormai è chiaro che i “dati” diffusi dalla Protezione Civile nel quotidiano “bollettino di guerra” riguardante i contagiati da Covid 19, i deceduti e il “tasso di positività” sono inattendibili e anche tendenziosi rientrando nella “strategia del terrore” che il governo porta avanti attendendo un vaccino, che però, potrebbe fornire dei risultati non prima di dodici mesi. Nell’attesa, l’unica tattica dell’esecutivo, è quella di “giocare sui numeri” per giustificare nuovi lockdown. Il presidente Conte lo ha chiaramente affermato il 23 dicembre nella trasmissione “Porta a porta”: “Se dovesse arrivare un’impennata, una terza ondata o una variante che faccia sbalzare l’RT, allora ci troveremmo facilmente in zona rossa o con misure più restrittive”. E, il Ministro Speranza, non perde occasione per manifestare la sua volontà di “chiudere gli italiani in casa”.