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giovedì 31 dicembre 2020

Associazionismo e cittadinanza attiva

 

Un proverbio inglese recita: “Charity begins at home”. La saggezza popolare è quanto mai appropriata per congedare un 2020 che si chiude in zona rossa con un significativo numero di contagi e ci lascia un pesante fardello di esperienze che speriamo sia assolutamente irripetibile. Ma se qualcosa si può salvare, a mio avviso, è l’esperienza della solidarietà nazionale e la nascita di un associazionismo che guarda alla politica in maniera non ideologizzata ma finalizzata al conseguimento di obiettivi precisi ed alla salvaguardia di diritti inalienabili

Non dimenticheremo mai che lo stato di emergenza a corrente alternata ci ha impedito di pianificare le nostre azioni persino a cortissimo raggio. La pioggia di provvedimenti governativi, trasformatasi in cascata con l’aggiunta di quelli regionali e comunali, ci ha costretti a vivere in uno stato di incertezza intollerabile. Troppe le regole che, come le famigerate gride di manzoniana memoria, si accumulano e non sono fatte rispettare. Sono “consigli” e “raccomandazioni”, secondo lo strano assunto che la tutela della salute comune possa veramente essere delegata alla libera iniziativa di ciascun cittadino e non alla responsabilità dello Stato che rappresenta tutti e che deve tutelare tutti nella stessa misura.

domenica 13 dicembre 2020

Potremmo chiamarlo ancora Mare Nostrum?

 Articolo del Gen. B. (Aus.) Maurizio Carlo Iacono


Il Mar Mediterraneo, sin dall’antichità palcoscenico geografico - politico naturale, nel quale e intorno al quale, si sono svolti innumerevoli eventi fondamentali per la storia dell’umanità, mantiene ancora oggi inalterata la sua valenza geopolitica, proponendosi come una delle aree di maggior interesse nel sistema complesso delle relazioni internazionali.

Dallo sviluppo delle maggiori civiltà del mondo antico, alla rivalità tra i Paesi, che su quel mare si sono affacciati, per la conquista delle rotte commerciali; dallo scontro tra due mondi antitetici, quello cristiano e quello musulmano, finalizzato alla vana ricerca di una supremazia culturale, politica ed economica, sino al divenire, poi, la via naturale per collegare l’Europa allo sconfinato continente indiano, il Mar Mediterraneo ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale.

Dopo 50 anni possiamo affermare che il DIVORZIO fu un clamoroso errore storico

 

Il 1 dicembre 1970 nel nostro Paese fu approvata dalla Camera dei Deputati la cosiddetta legge “Fortuna-Baslini” (898/1970), quella che concesse la possibilità di “sciogliere il matrimonio”. Questa errata normativa fu l’amaro frutto di un contesto societario in rapida trasformazione, supportato dal cosiddetto boom economico, dal diffondersi di movimenti, non solo giovanili, che contestavano gli apparati di potere dominanti e le loro ideologie, da un femminismo che inneggiava all’antagonismo e alla competitività della donna nei confronti dell’uomo, da una rivoluzione dei valori e dei costumi che modificò anche la mentalità delle persone. Fu il primo passo dell’Italia cattolica verso una secolarizzazione libertaria e individualista e l’inizio di una rivoluzione antropologica ancora in corso e chiaramente profetata il 26 aprile 1974 a Caltanissetta da Amintore Fanfani: “Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva!”.  

lunedì 7 dicembre 2020

Dare, non proibire

 Per una nuova politica

 

Lo psicodramma inutile, dal punto di vista della gestione, nel quale ci troviamo da marzo induce a riflessioni che riguardano la cultura di fondo che anima la nostra “res publica” che, da secoli ormai, ha abbandonato la logica per darsi alla dialettica ed allo spirito della più bieca partigianeria.

Non sono certo il primo a citare Dante, ma il suo canto rimane inascoltato da circa settecento anni:” Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”.

In realtà sarebbe ingiusto dire che non abbiamo chi comanda, il guaio è che la cultura di fondo di chi conduce il Paese è una cultura che si basa sul proibire e non sul fornire servizi.

lunedì 30 novembre 2020

La Rappresentanza Militare tra presente e futuro. La sfida tra ammodernamento e deriva sindacale.

  Col. a. (ter.) Mauro ARNO'


Il Decreto Legislativo nr. 66/2010 “Codice dell’Ordinamento Militare” (C.O.M.) all’articolo 1475, riprendendo l’articolo 8 della legge 11 luglio 1978, nr. 382, “Regolamento di Disciplina Militare (R.D.M.)”, afferma che “i militari non possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale o aderire ad altre associazioni sindacali”.

La Corte Costituzionale, con la sentenza nr. 120/2018 ha dichiarato tale norma illegittima e l’ha riformulata come “i militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge; non possono aderire ad altre associazioni sindacali”.

Tale sentenza troppo frettolosamente e superficialmente recepita da molti come l’avvento di una “sindacalizzazione militare” (in questo suffragata da altrettanto troppo superficiali e precipitose “esternazioni” effettuate dal Ministro della Difesa “pro-tempore”) ha dato l’avvio alla costituzione di svariate associazioni che si ripropongono di ergersi a “difensori” dei diritti dei militari nei confronti dell’ Amministrazione militare, senza che siano chiari e definiti ruoli e campi di intervento,  iniziando una campagna di proselitismo tra i militari.

Gender e aborto: cosa c’entrano con il Recovery Plan? Il caso di Polonia e Ungheria

 Don Gian Maria Comolli


Il percorso per l’approvazione del bilancio 2021-2027 dell’ Unione Europea, comprendente il Piano di rilancio e di ripresa definito “Recovery Plan”, si è interrotto il 15 novembre nella riunione degli ambasciatori dei ventisette Paesi che avrebbero dovuto approvare tre punti. La clausola che vincola i fondi all’osservanza dello Stato di Diritto, e qui era sufficiente la maggioranza qualificata, quindi è stata ratificata. Il secondo punto riguardava l’approvazione del bilancio comunitario, il terzo l’incremento delle risorse per autorizzare la Commissione Europea a trovare sul mercato i 750 miliardi di euro da distribuire ai vari Paesi. Questi due punti richiedevano l’unanimità.

domenica 22 novembre 2020

Un pensiero utile

Uscire dalla trappola del pensiero debole


Viviamo dei tempi bui in cui la base sociale stenta a capire che cosa abbia in testa la classe dirigente al potere, pervasa da una cultura che culmina in scelte incomprensibili in campo giuridico, sociale ed economico.

La cultura che pervade questa classe dirigente è ancora profondamente permeata dalle incrostazioni ideologiche che vanno dall’illuminismo alle terribili ideologie totalitarie del ventesimo secolo.

Il relativismo culturale ed il cosiddetto pensiero debole costituiscono il software operativo di una classe dirigente corrotta ed incapace.

Le discussioni sulle differenze tra il pensiero forte pensiero ed il pensiero debole hanno il sapore delle discussioni sul sesso degli angeli, tuttavia bisogna soffermarsi sull’incapacità della cultura contemporanea di dare soluzione ai problemi della gente comune e, soprattutto, sull’incapacità della classe dirigente di rispondere efficacemente alle emergenze che si verificano come quella della epidemia in corso.

domenica 15 novembre 2020

Migranti. Accogliere lo straniero unicamente se si può offrigli un futuro dignitoso

Don Gian Maria Comolli

Gli attentati a Vienna, l’uccisione nella cattedrale di Nizza di tre persone che si trovavano nella chiesa per pregare e la decapitazione del professor Samuel Paty a Parigi colpevole di aver mostrato ai suoi alunni alcune vignette satiriche su Maometto pubblicate anni fa dal settimanale satirico Charlie Hebdo, sono gli ultimi atti terroristici compiuti in Europa da islamici fanatici.  Questi gravissimi episodi ormai già dimenticati dai mass media, oltre che angosciarci ci inducono a riflettere nuovamente sul “fenomeno migratorio” che si sta rapidamente espandendo pure in Italia, dove la violenza non è assente e i migranti giungono numerosi, ma su questo si tace. Ecco i numeri: dall’inizio dell’anno al 31 agosto sono sbarcati 19.194 clandestini contro i 5.135 dello stesso periodo del 2019 cioè il quadruplo; solo in questa settimana sono sbarcati  in 1.600 da navi delle Ong, barchini e barconi (Fonte: Analisidifesa). Inoltre, pochi giorni fa a Como un nigeriano ha stuprato una giovane donna che vedendolo con il volto triste davanti a un supermercato era entrata a comprargli un panino.

mercoledì 11 novembre 2020

Torniamo alle origini

 di Lucio D'Auria

Secondo un articolo dell’Economist, ripreso dal Corriere della sera, l’Italia “è diventata irrilevante” a seguito del declino delle grandi aziende e della mancata ripresa successivamente alla crisi del 2008 – 2009.

Per effetto di tale crisi, solo 7 aziende italiane appaiono nell’elenco delle prime 1.000 società quotate al mondo, mentre una serie di importanti marchi italiani sono stati rilevati da aziende estere, e grandi aziende come Fiat, Ferrero e Campari hanno spostato la loro sede all’estero, con tutti i danni che tali decisioni comportano per la ricchezza del Paese.

Una cultura prevalente nel nostro Paese ha attribuito un'accezione negativa al ruolo dell’imprenditore, avvicinandolo talvolta a comportamenti negativi quali l’evasione fiscale, l’inquinamento, lo sfruttamento della forza lavoro, il raggiro dei consumatori.

lunedì 9 novembre 2020

Un pensiero Forte e lungimirante

Gli avvenimenti di quest’anno in cui prosegue l’offensiva delle forze moderniste nello smantellare quanto rimane delle vestigia della tradizione, impongono una riflessione attenta sulle caratteristiche del pensiero che dobbiamo opporre alle derive liberticide, alla propaganda mediatica ed ai gruppi di potere che inquinano la vita del nostro Paese.

Dobbiamo comunicare il reale bisogno di libertà della nostra società in campo sociale, economico e personale. Il meccanismo che ci è stato costruito attorno stritola lentamente il nostro lavoro, il nostro pensiero, le persone care, la nostra religione, per chi ce l’ha, ed ogni altra cosa che abbiamo posto a base della nostra civiltà. I nostri giovani non trovano lavoro, il corpo sociale inaridisce per l’egoismo diffuso e per la distruzione dei corpi intermedi. Le ONG politicizzate spuntano come funghi, ma sono trappole per contrastare la rabbia montante contro l’incapacità del potere che sfreccia sui monopattini invece di fornire dei reali servizi sociali.

lunedì 2 novembre 2020

SOLO LA “SUSSIDIARIETÀ CIRCOLARE” CI SALVERÀ

Ha affermato il 17 ottobre monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e già coordinatore del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa intervenendo alla “III° Giornata della Dottrina Sociale della Chiesa” tenutasi a Lonigo.
 “Non c’è dubbio che l’attuale pandemia da Covid/19 abbia avuto e avrà importanti ripercussioni sull’economia. Credo che, nel marasma delle informazioni che ci arrivano a questo proposito, due elementi possano essere ritenuti certi.
Il primo è che l’impatto sull’economia reale delle imprese e delle famiglie sarà molto pesante. Attualmente gli effetti sono tenuti a freno da misure artificiali, ma ciò non può durare a lungo.

domenica 1 novembre 2020

Appunti sul fenomeno del terrorismo islamico

 1. Premessa

Il recente episodio di terrorismo a Nizza dovrebbe indurre una riflessione nella classe dirigente del nostro Paese circa la mentalità con la quale analizzare il fenomeno del terrorismo ed operare concretamente per la sicurezza dei cittadini.

Un fenomeno così complesso non può essere affrontato in maniera meramente ideologica e senza comprendere le relazioni tra gli aspetti che lo costituiscono nei suoi elementi sociali, giuridici ed operativi.

domenica 25 ottobre 2020

"COVID-19: NEW WORLD ARE WE READY"

Intervento del Prof. Introzzi al convegno "IAI Virtual Academic Conference 15 October" 

Dopo 10 mesi di pandemia la situazione sanitaria, le relazioni internazionali e la situazione economica-finanziaria a livello mondiale sono fuori controllo. Stiamo subendo gli effetti pratici di uno degli aspetti piu’ noti ed esotici della teoria del caos: “l’effetto farfalla”. 

Edward Lorenz descrisse l'effetto farfalla in uno scritto pubblicato nel 1963. Secondo tale documento, "un meteorologo fece notare che se le teorie erano corrette, un battito delle ali di un gabbiano sarebbe stato sufficiente ad alterare il corso del clima per sempre". "Può, il batter d'ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?". 

martedì 20 ottobre 2020

I nostri politici non amano gli adolescenti: Il caso della ELLAONE senza ricetta medica

Dal sito http://www.gianmariacomolli.it/

Da tempo notiamo che vari politici non perseguono l’autentico bene degli adolescenti. Prima il tentativo di liberalizzare le droghe conclusosi per il momento con l’apertura di centinaia di “canapa shop”, negozi che commerciano cannabis spesso venduta a minori insieme alla marijuana. Poi l’attuazione in centinaia di scuole italiane con la collaborazione del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dell’UNAR (Ufficio Antidiscriminazione Razziale del Dipartimento per le Pari Opportunità) di corsi “pro gender”. Inseguito l’inserimento da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) della triptorelina, il farmaco utilizzato per ipotetiche disforie di genere, fra i medicinali erogati a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Infine l’8 ottobre, sempre l’AIFA, vigilata dal Governo Conte e con la totale approvazione del ministro della Salute Roberto Speranza, ha autorizzato le minorenni ad acquistare senza ricetta medica, l’ElleOne, la cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo”.

lunedì 19 ottobre 2020

Una scuola giocattolo


 

Una delle più simpatiche e costanti anomalie del nostro bel Paese è che le riforme strutturali ed i provvedimenti ‘di sistema’ si prendono tempestivamente solo in stato di emergenza, ed in questi giorni, con il gravissimo rialzo della curva del Covid 19, ne abbiamo l’ennesima testimonianza.

La scuola ne è, peraltro, un emblema perché essa costituisce una costante nella vita di ciascuno di noi e ci coinvolge prima come allievi, poi come genitori o parenti degli allievi. Se non abbiamo figli, ci coinvolge come cittadini perché lo spostamento di masse studentesche in città determina un significativo aumento dell’affollamento dei mezzi pubblici e delle automobili.

Un’emergenza strutturale

I recenti provvedimenti del governo riportano la nostra attenzione su una serie di evidenze.


Lo stato di emergenza dovrebbe essere una fase imprevedibile, eccezionale e transitoria della vita di uno Stato sovrano, che deve essere affrontato in maniera efficace e tempestiva.

Ora il Covid 19 è un virus conclamato da mesi che ha già conosciuto un’ondata molto forte nel mese di marzo, almeno in Italia, e che è andato a scemare nel mese di aprile e di maggio. I virologi avevano avvisato con molta chiarezza che vi sarebbe stata con ogni probabilità una seconda e più feroce ondata in autunno. Le previsioni si sono puntualmente verificate ed il trend della diffusione del virus è in costante salita. Ma se siamo consci da mesi di questa situazione, non si dovrebbe, stricto iure, parlare di emergenza. Abbiamo avuto diversi mesi per prepararci dunque dovremmo dire che siamo nella fase del normale sviluppo della malattia ampiamente e tempestivamente previsto da tutti i virologi. Ma allora si tratta di una vera emergenza? In cosa consiste realmente oggi l’emergenza che sta vivendo il nostro Paese?

domenica 11 ottobre 2020

"Uscire dalla nebbia"

Autodifesa dai condizionamenti mediatici

1.      Premessa

E’ evidente a tutti come noi si sia oggi immersi in un mondo di comunicazione che accettiamo a volte non in modo consapevole e che ci condiziona al punto tale da rendere accettabile qualsiasi struttura di potere e qualsiasi consorteria che porta avanti i propri interessi in maniera spregiudicata ed a volte aggressiva attraverso la persuasione mediatica.

La cultura che ci è stata raccontata a scuola ci dice che viviamo in un mondo in cui c’è libertà di pensiero e democrazia, la Costituzione e le leggi ci proteggerebbero da eventuali abusi. Man mano che gli anni di questa esperienza di democrazia e di libertà di pensiero passano, ognuno di noi si può rendere conto che la persuasione, la manipolazione e la disinformazione diventano sempre più pericolose ed intrusive, tali da renderci sudditi e non cittadini.

Ogni giorno ci informiamo attraverso i media, che adesso sono veramente tanti, e riteniamo di essere edotti sulla situazione in cui viviamo, eppure, è sempre più palpabile la sensazione che qualcosa non stia andando per il verso giusto, troppi segnali si rivelano indicativi del fatto che noi siamo sottoposti ad un potere persuasivo e pervasivo che ci impedisce di ragionare in vera autonomia.

Sorge quindi l’esigenza di analizzare il modo con cui interagiamo con il sistema dei media al fine di salvaguardare le nostre idee, la nostra personalità e sfuggire, se possibile, a condizionamenti indebiti da parte di chi manovra questo sistema.

mercoledì 7 ottobre 2020

Una maschera classica

    Come è noto, nell'antichità la "persona" indicava la maschera indossata da un attore quando doveva andare in scena, tant'è vero che con "dramatis personae" si indicano i personaggi di un commedia o di una tragedia. Il termine deriva dal greco "prosopon" recepito poi in etrusco dal termine "phersu". Pirandello, da classico e grande conoscitore dei classici, poneva una differenza tra la fissità della maschera e l'inafferrabilità del volto. Nel lessico comune odierno la "persona" indica "un individuo di sesso non specificato" (Treccani).  

    A leggere le ordinanze regionali, sembrerebbe che siamo legati al greco antico più di quanto si creda. Mi riferisco alla recentissima ordinanza del governatore De Luca del 5 ottobre 2020 di cui riporto parzialmente il testo: “Si segnala che la scrivente Unità di crisi, in raccordo con la presidenza della Regione, è l’unico organismo abilitato a fornire indicazioni e riscontri agli organi di stampa e a quelli radiotelevisivi e ai social media. È pertanto inibito a tutti gli organi aziendali rilasciare informazioni e interviste o intrattenere collaborazioni con i predetti organi senza espressa autorizzazione di questa unità di crisi”.

sabato 3 ottobre 2020

Il futuro di "Sinergie"

Durante la pausa estiva il Centro Studi ha riflettuto sul percorso svolto sinora e sulla direzione da prendere per il futuro. La nostra associazione, nata per ricostruire un tessuto d’idee e di persone nel deserto del conformismo italiano, ha dovuto vincere le difficoltà relative all’epidemia e la necessità di costruire un percorso appena iniziato. Per forza di cose abbiamo dovuto procedere utilizzando la tecnologia e dandoci un’organizzazione prevalentemente digitale. In questa fase cercheremo di tenere insieme attività in presenza ed a distanza.

Siamo consci del fatto che la situazione generale, così come viene declinata a livello sociale, politico, mediatico e dei servizi pubblici sia drammatica e resa ancora più grave da una classe politica del tutto inadeguata a rispondere alle necessità dei cittadini.

Per rispondere alle tante manchevolezze di questa situazione riteniamo che si debba intraprendere un percorso ideale che proietti nel futuro i valori della nostra tradizione. Questo percorso ideale deve essere affidato ad una nuova classe dirigente che si liberi delle incrostazioni delle dottrine totalitarie del secolo scorso che inquinano il pensiero e l’azione di buona parte della classe politica.

martedì 29 settembre 2020

Una Scuola a rotelle

Siamo nell'epoca del bonus monopattino e ci siamo ritrovati una scuola a rotelle: quelle delle improbabili sedie con banco e portazaino integrati che ha provocato la comprensibile ilarità degli studenti e dei non addetti ai lavori e la altrettanto comprensibile preoccupazione ed indignazione di chi nella scuola passa più tempo che coi propri familiari da oramai molti anni.

La pretesa utilità di questi banchi, che in rete costano poco più di 30 dollari ma allo stato italiano sembra siano costati 10 volte di più, è dubbia. Certo è che non sono ausili indispensabili per garantire le condizioni di sicurezza per studenti e docenti. In molte scuole si usano dei normalissimi banchi singoli posti alla distanza corretta per garantire un efficace distanziamento.

La sicurezza per la salute dovrebbe essere tutelata e garantita con gli strumenti normativi che già esistono e che sono regolarmente disattesi tramite deroghe formalmente temporanee ma nella realtà perpetue. Mi riferisco ad esempio al numero di allievi per ogni aula, calcolato sulla base dell'ampiezza dell'aula per garantire una corretta evacuazione in caso di incendi o altre calamità; è storia nota che le nostre aule scolastiche siano riempite fino all'inverosimile per contenere più allievi possibile per consentire alle scuole di non rifiutare studenti per una quisquilia come la sicurezza! 

mercoledì 8 luglio 2020

COMUNICATO “PER TORNARE A VIVERE”

Riceviamo il comunicato dall'Associazione "Iustitia in Veritate" (http://www.iustitiainveritate.org/) e volentieri lo pubblichiamo


Entrati nella fase 3 dell’emergenza sanitaria, appare ogni giorno più evidente che l’epidemia da Covid19 stia avviandosi verso la sua estinzione.

Molto si potrà e si dovrà discutere sulle effettive ragioni del caos normativo e sanitario dovuto alla diffusione del virus, ma ciò che risulta chiaro adesso è la fine dell’emergenza che per parecchie settimane ha limitato, se non violato, le più basilari regole di democrazia del nostro paese e le libertà individuali costituzionalmente garantite con misure coercitive, che oggi non hanno più ragione d’esistere. Lo stesso ministro Boccia richiamando la Corte Costituzionale aveva dichiarato che si trattava di atti puramente amministrativi.

Il presente comunicato nasce dall’esigenza di fornire una lettura chiara e ragionevole rispetto alle paure che appaiono ora ingiustificate e che non possono fondare un impianto di misure coercitive future con la minaccia di un ritorno del virus e di un ulteriore castello normativo repressivo basato solo su mere ipotesi.

Forniamo una sintetica, ma documentata serie di fatti ed evidenze scientifiche che mostrano l’inopportunità di proseguire in una politica di allarmismo sanitario, basata sull’emergenza epidemica da coronavirus. Ognuno dei punti di seguito esposti è già stato oggetto di articoli, interventi televisivi o su internet da parte di esponenti autorevoli nel settore. Ove opportuno, ne verrà riportato un breve riferimento, in calce al presente scritto, che, innovativamente le riunisce avendo come unico obiettivo l’interesse dell’Italia e dei nostri connazionali.

martedì 30 giugno 2020

Dietro il Risorgimento, dietro la politica

Il giorno 26 giugno scorso abbiamo potuto ascoltare Andrea Cavalleri ed Antonio Imperatore parlarci del mondo, spesso misconosciuto, che sta dietro la politica. Trattandosi di un argomento molto utile a comprendere le dinamiche del potere in Italia, vi riproponiamo la registrazione.



lunedì 22 giugno 2020

La rotta degli schiavi verso la penisola

Potete rivedere il video della relazione svolta dall'Associazione "CIVITAS" il 18 giugno 2020 in videoconferenza con i soci del Centro Studi.
Si tratta di un documentato punto di vista sulle caratteristiche dello schiavismo in atto.


Un ringraziamento ai relatori, Avvocati Alberto Ferrari e Giuseppe Pellegrino.

martedì 16 giugno 2020

Nota per i soci, argomenti d’interesse del Centro Studi.

Centro Studi “Sinergie”

 Milano 16 giugno 2020

 

Oggetto: Argomenti d’interesse del Centro Studi.

 

Nota per i Soci

 

1.      Premessa

Il Centro Studi è riuscito a superare la fase di clausura imposta dalla pandemia grazie all’impegno dei suoi soci fondatori e grazie all’impegno di nuove figure che si sono avvicinate ad esso.

Lo sforzo rifondativo intrapreso lo scorso dicembre richiede l’avvio di una fase più strutturata e meno emergenziale nel corso della quale si verifichi il lavoro svolto e si dia corso alle iniziative conseguenti.

 

giovedì 11 giugno 2020

Gli imprenditori dopo il Coronavirus: la responsabilità di prendere decisioni che guardano lontano

1. Premessa
Il Coronavirus è una tragedia per il mondo delle imprese, ha determinato la più grave crisi economica dal dopoguerra. Sono un imprenditore con quattro aziende e non ho nemmeno usufruito del bonus di 600 euro che il Governo ha stanziato per ogni persona in possesso di partita iva. Non parliamo di tutto il resto dei soldi messi a disposizione del Governo, solo tante parole ma senza nessuna sostanza concreta. A parte questo discorso, ecco alcuni miei punti di riflessione e prospettive per interpretare il presente e affrontare scelte cruciali che guardano al futuro, in difesa delle aziende e dei loro lavoratori.

venerdì 5 giugno 2020

Cultura e politica in Cicerone

La Prof. Carla Vetere ha tenuto una relazione che ha delineato le caratteristiche dell'uomo politico moderno partendo dalle considerazioni sviluppate da Cicerone, il più copiato pensatore dai "Ghost Writers" degli uomini politici di oggi.
La relazione è visibile al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=egVskWj2ORc&t=299s

martedì 2 giugno 2020

Insieme per fare del bene


Sabato 30 Maggio a Milano, ospitati dai locali dello Champagne Bar Dasein in via Lodovico Settala, e dallo Studio Legale Jerkunica, capitanato dall'instancabile avvocato Victor Vinko Jerkunica affiancato dalle avvocatesse Martina Coppa e Veronica Consolo, si sono ritrovati per un appuntamento ormai divenuto settimanale i volontari di varie associazioni: scopo?

Organizzare la distribuzione di spese solidali per famiglie in difficoltà e pranzi pronti, da consegnare ai presidi medico infermieristici di alcuni Ospedali dell'area Milanese.

martedì 19 maggio 2020

Mi sento un pò confuso... di Lucio d'Dauria

Ringraziamo l'amico D'Auria per un suo arguto e gradevole articolo che ha voluto pubblicare anche sul nostro blog ed il cui originale è sul suo profilo LinkedIn

Da qualche giorno mi gira la testa, sono confuso e consulto freneticamente lo smartphone per capire… i pipistrelli, il 5G, il MES; il mio amico Antonio mi dice che è tutta colpa dei Guttenberg, ma lui soffre di stipsi, e avrà fatto confusione tra Guttalax e Bildenberg, e io non mi sento bene…

martedì 12 maggio 2020

Solidarietà ed associazionismo veri a Milano e Vimercate

Nel mondo sempre più composito di Sinergie nascono ogni giorno nuove iniziative. In questi tempi di difficoltà è pressante l’esigenza di una solidarietà vera e diretta che non sperperi soldi dei contribuenti ed arrivi subito a coloro che ne hanno necessità.
Grazie all'appoggio dei Volontari Nazionali Giovanniti della Croce di San Giorgio, della rappresentante dell'Aristocrazia Europea, Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri e dell’associazione DASEIN coordinata dall'avvocato Victor Jerkunica membro del nostro direttivo, ha visto la luce un’iniziativa di volontariato genuina e vera, degna del nome DASEIN – che vuol dire "Esser-ci". Sabato 9 maggio la champagneria con cucina in cui ha sede Dasein ha acceso i propri forni cucinando pane e pasti per il personale medico e paramedico dell'Ospedale di Vimercate e per varie famiglie in difficoltà economica.
In totale, tra pasti caldi e sacchetti viveri, sono state approntate cento razioni.
Stante l'entusiasmante positività dell'energia scaturita dall'iniziativa, tutti i protagonisti hanno deciso di continuare l’iniziativa con cadenza periodica, la prossima distribuzione è prevista per il giorno 30 maggio prossimo.
Si tratta solo di un piccolo contributo, ma che viene dal cuore e da un associazionismo di base serio, concreto e lontano da logiche di potere.

sabato 9 maggio 2020

Prof. Massimo Introzzi "Idee per la ripartenza"


Relazione del Prof. Ing. Massimo Introzzi
Professore a contratto di DiSeade - Università Milano Bicocca
Senior Partner - 3I Partners Milano
Member of ITSTIME - Università cattolica di Milano
Video conferenza dell'8 maggio 2020 

giovedì 16 aprile 2020

NUOVA POLITICA INDUSTRIALE


Spunti per politici a caccia di idee.

A seguito di ciò che sta accadendo a causa del COVID-19 bisogna ripensare la politica industriale Italiana in tempi rapidi, pena la completa scomparsa del tessuto industriale e commerciale con un inimmaginabile impoverimento di tutta la popolazione e la compromissione della capacità di restituzione del debito pubblico a causa dei ridotti flussi fiscali.

mercoledì 18 marzo 2020

Brevi considerazioni su ipotetiche attività militari in corso.

Nota per i Soci
1. Premessa
L’epidemia COVID 19 è purtroppo accompagnata da una infodemia e da una psicosi collettiva che fa
evocare alla pubblica opinione degli scenari apocalittici.
In questi giorni molti si affannano a cercare di capire se sta per scoppiare una guerra, se saremo invasi,
che cosa si cela dietro notizie di stampa o post sui social che mostrano mezzi militari.
La problematica deve essere analizzata rispetto a:
- Consistenza degli strumenti militari;
- Attività internazionali;
- Attività nazionali.